TOPIC: Le raccomandazioni per la prevenzione e il controllo dell'influenza stagionale. Obiettivi di copertura e risultati raggiunti
INIZIA IL MODULO
CORSO FAD: PROTEGGERE DALL’INFLUENZA CON LA VACCINAZIONE
MODULO: Governance e strategie vaccinali in Italia
Autori: Paolo Bonanni, Professore Ordinario di Igiene, Coordinatore Sezione di Igiene, Medicina Preventiva e Sanità Pubblica, Università degli Studi di Firenze
Posizione OMS
“Vaccini sicuri ed efficaci sono disponibili e sono stati   utilizzati per più di 60 anni. L’immunità da vaccinazione   si riduce nel tempo, pertanto la vaccinazione annuale   è raccomandata per proteggersi contro l’influenza”
TAPPA 3: GOVERNANCE - GOVERNANCE E STRATEGIE VACCINALI IN ITALIA
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Reference: 1. WHO Newsroom/Fact Sheet (https://www.who.int/news-room/fact-sheets/detail/influenza-(seasonal).
“La modalità più efficace per prevenire l’influenza   e/o le conseguenze più gravi dell’influenza   è la vaccinazione”
L’OMS raccomanda la vaccinazione a: 1 • Persone ad alto rischio di complicanze:      - Donne in gravidanza (massima priorità)      - Bambini di età dai 6 mesi ai 5 anni :                • Bambini di età 6–23 mesi                • Bambini di età 2–5 anni Anziani (≥65 anni di età)      - Persone con condizioni di salute sottostanti        (diabete, asma, malattie croncihe di cuore o polmoni,        infezione da HIV/AIDS)      - Viaggiatori internazionali con una qualunque        delle  condizioni sopra dettagliate • Persone ad alto rischio di esposizione e/o capaci    di trasmettere l’influenza a coloro che presentano    un alto rischio di complicanze correlate all’influenza:      - Operatori sanitari
Reference: 1. WHO. Weekly epidemiological record No. 47, 2012, 87(47):461 (http://www.who.int/wer/2012/wer8747.pdf.)
Raccomandazioni OMS sulla vaccinazione antinfluenzale
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• Persone >65 anni • Persone con patologie croniche • Bambini <5 anni • Donne in gravidanza
https://www.cdc.gov/flu/about/disease/high_risk.htm
Categorie a rischio di complicanze influenza-correlate
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Categorie a rischio di complicanze influenza-correlate Soggetti di età >65 anni
• Immunosenescenza • Presenza di patologie croniche Sono dovute a queste due condizioni: • 54-70% delle ospedalizzazioni influenza-correlate • 71-85% delle morti influenza-associate Il rischio di morte aumenta all’aumentare dell’età (le persone >85 anni hanno un rischio 16 volte più alto di morire per complicanze influenza-correlate rispetto a persone di 65-69 anni)
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Raccomandazioni Europee per la vaccinazione antinfluenzale nella popolazione anziana
≥ 59 years
2017-2018
≥ 55 years
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ECDC Technical Report. Seasonal Influenza vaccination in Europe 2007-2008 to 2017-2018 www.ecdc.europe.eu
2007-2008
≥ 60 years
Tutti i Paesi dell'Unione Europea nel 2017/18 raccomandano la vaccinazione nei soggetti anziani (>65 anni) - 5 Paesi (Germania, Olanda, Islanda,      Ungheria, Slovacchia e alcune regioni    della Spagna raccomandano    la vaccinazione a partire dai 59-60 anni.    In Portogallo dai 60 ai 65 anni    raccomandata ma non gratuita) - La Polonia raccomanda la vaccinazione    a partire dai 55 anni - Estonia e Malta raccomandano    la vaccinazione a tutte le età dai 6 mesi    di vita - Irlanda e Belgio raccomandano    la vaccinazione dai 50 anni    ema la applicano dai 65 anni
≥ 50 years
≥ 65 years
Il rischio di morte per soggetti affetti da patologie croniche rispetto ai soggetti non a rischio circa 1 per gli ultrasessantacinquenni, 22 volte superiore per i bambini da 6 mesi a 14 anni, e addirittura 35 volte superiore per gli infanti di meno di 6 mesi di età
Categorie a rischio di complicanze influenza-correlate Persone con patologie croniche (1/4)
Cromer et al, Journal of infection 2014
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Categorie a rischio di complicanze influenza-correlate Persone con patologie croniche (2/4)
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Maggior rischio di ospedalizzazione e di morte
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Categorie a rischio di complicanze influenza-correlate Persone con patologie croniche (3/4)
Categorie a rischio di complicanze influenza-correlate Persone con patologie croniche (4/4)
• Pandemia 2009: (Allard et al, Diabetes care 2010)    - Raddoppia il rischio di morte    - Triplica il rischio di ospedalizzazione    - Quadruplica il rischio di ammissione a ICU La presenza di altre condizioni che possono modificare il rischio: 90% dei pazienti con diabete sono sovrappeso/obesi - L’obesità è associata a maggior rischio    di ospedalizzazione e morte (Morgan et al, Plos One 2010) - Rischio di morte 3 volte più elevato nell’obeso    (OR = 3.1, 95%CI: 1.5-6.6) e 7 volte più elevato    nel grande obeso (OR = 7.6, 95%CI 2.1-27.9)
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a un soggetto sano2
X3
Burden dell’influenza nelle categorie a rischio
(1) https://www.cdc.gov/flu/diabetes/ Ultimo accesso Maggio 2017 (2) https://www.cdc.gov/diabetes/managing/flu/index.html Ultimo accesso Maggio 2017
rischio di complicanze e ospedalizzazione rispetto
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L’influenza è più frequente e grave nei pazienti con malattie croniche: aumenta il rischio di complicanze ed infezioni secondarie, specialmente nei pazienti diabetici e con patologie cardiovascolari 1 • I pazienti diabetici in particolare (sia di tipo 1, sia di tipo 2), avendo un sistema immunitario      indebolito dalla malattia) presentano un aumentato rischio di complicanze 1 • Anche se tali pazienti sono ben gestiti, l’influenza può portare a complicanze gravi    (come la polmonite) ospedalizzazioni e decessi 1
• L’influenza è associata al 10% (95% CI: 8-11%) delle ospedalizzazioni per malattia respiratoria nei soggetti di età <18 anni • Ogni anno:    - 374.000 ospedalizzazioni in bambini <1 anno      (di cui 228.000 in infanti <6 mesi)    - 870.000 ospedalizzazioni nei bambini <5 anni
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Categorie a rischio di complicanze influenza-correlate Bambini sotto i 5 anni, soprattutto < 2 anni
Global Role and Burden of Influenza in Pediatric Respiratory Hospitalization, 1982-2012: A Systematic Analysis Lafond et al. PLOS Medicine, 2016
Vaccinazione antinfluenzale nel bambino Raccomandazioni internazionali: EUROPA
In Malta, vaccination was recommended for children six month or older and below 5 years of age in 2014-15. Liechtenstein did not have a recommendation to vaccinate healthy children or adolescents in 2014-15. UK recommendations for vaccination age: England ≥ 2-4 years, Northem Ireland and Scotland 2-11 years; Wales 2-4 and 7-11 years (2014-15 season) In Cyprus, no recommendation. UK recommendations for vaccinations age: England ≥ 2-7 years; Northern Ireland and Scotland 2-11 years; Wales 2-8 years.
Source: National seasonal influenza vaccination survey, December 2015, July 2009
≥ 6 months - 12 years
Various age group between ≥ 2-11 years
European Centre for Disease Prevention and Control. Seasonal influenza vaccination and antiviral use in Europe – Overview of vaccination recommendations and coverage rates in the EU Member States for the 2013–14 and 2017–18 influenza seasons. Stockholm: ECDC; 2018
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≥ 6 months - 5 years
Vaccinazione raccomandata in 6 nazioni: Finlandia-Malta-Slovacchia-Slovenia-Lettonia e UK con diverse età target a seconda del singolo Paese
No recommendations
≥ 6 months - 18 years
≥ 6 months - 3 years
≥ 6 months - 2 years
Perché vaccinare? - Protezione materna - Protezione durante la gravidanza + protezione    del neonato Quando vaccinare? Durante la stagione epidemica le donne che si trovano nel II e III trimestre • Maggior rischio di ospedalizzazione rispetto a donne in      età fertile non in gravidanza (OR: 2,94; 95%CI: 1,5 8-5,47) • Aumento del rischio se infezione è contratta al terzo    trimestre
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Report of the WHO technical consultation on the effect of maternal influenza and influenza vaccination on the developing fetus: Montreal. Canada, September 30-October 1, 2015 Fell et al, Vaccine 2017
Categorie a rischio di complicanze influenza-correlate Donne in gravidanza (1/3)
Map produced on: 3 Aug 2018. Administrative boundaries: ©EuroGeographics, ©UM-FAO Source: National seasonal influenza vaccination survey, January 2018
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Riduzione di influenza in lattanti di età <6 mesi nati da madri vaccinate per influenza in gravidanza
Categorie a rischio di complicanze influenza-correlate Donne in gravidanza (3/3)
Influenza in Infants Born to Women Vaccinated During Pregnancy. Shakib JH et al. Pediatrics 2016
Conclusioni -  Riduzione del rischio di: • Sindromi influenzali: 64% • Influenza confermata in laboratorio: 70% • Ospedalizzazioni: 81%
Categorie raccomandate - OPERATORI SANITARI (1/2)
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Le evidenze correnti dimostrano come l’adesione alla vaccinazione fra gli Operatori Sanitari (OS) non sia ottimale e, in alcuni casi, largamente insoddisfacente. Copertura vaccinale media intorno al 10-15%
Carta di Pisa delle vaccinazioni negli operatori sanitari http://www.simpios.eu/wp-content/uploads/2017/06/Carta-di-Pisa-Vaccinazione-Operatori-Sanitari.pdf
La Carta di Pisa delle vaccinazioni negli operatori sanitari Le Società Scientifiche, gli scienziati, le Istituzioni e gli esponenti della società civile che sottoscrivono la Carta di Pisa, sostengono senza riserve la necessità di promuovere la pratica vaccinale e intendono ribadire l’importanza assoluta della vaccinazione degli Operatori Sanitari per il raggiungimento del controllo delle malattie prevenibili con vaccinazione
 • Società  Italiana Multidisciplinare per la Prevenzione delle Infezioni      nelle Organizzazioni Sanitarie ‐ SIMPIOS • Società Italiana di Igiene, Medicina Preventiva e Sanità Pubblica ‐ SITI • Società Italiana di Medicina del Lavoro e Igiene Industriale ­‐ SIMLII • Società Italiana di Medicina Tropicale e Salute Globale ­‐ SIMET • Società Italiana di Pediatria ­‐ SIP • Federazione Italiana Medici Pediatri ‐ FIMP • Federazione Italiana Medici di Medicina Generale ‐ FIMMG
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Categorie raccomandate - OPERATORI SANITARI (2/2)
Fonte: Carta di Pisa delle vaccinazioni negli operatori sanitari http://www.simpios.eu/wp-content/uploads/2017/06/Carta-di-Pisa-Vaccinazione-Operatori-Sanitari.pdf
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La vaccinazione nell’operatore sanitario ha una valenza multipla: • protegge l’operatore dal rischio infettivo professionale; • protegge i pazienti e i cittadini dal contagio in ambiente assistenziale e comunitario; • difende l’operatività dei servizi assistenziali, garantendo la qualità delle prestazioni erogate
A questo si aggiunga che, in un clima di diffuso scetticismo nei confronti della vaccinazione, l’operatore sanitario che si vaccina offre un esempio positivo ai suoi assistiti e deve essere considerato come il principale promotore della cultura vaccinale all’interno della popolazione
La Carta di Pisa delle vaccinazioni negli operatori sanitari
Confronto tra Stati Uniti e Italia sulle categorie a cui è raccomandata la vaccinazione antinfluenzale
The appropriateness of the use of influenza vaccines: Recommendations from the latest seasons in Italy. P. Bonanni et al, Hum Vaccin Immunother. 2018 Mar 4;14(3):699-7 https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/29059004
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Vaccinazione antinfluenzale - Coperture vaccinali in Italia popolazione generale-stagioni 1999-2000/2018-2019
Elaborazioni MINISTERO DELLA SALUTE - ISS sulla base dei riepiloghi inviati da Regioni e Province Autonome
Legenda: n.p. = dati non pervenuti
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Aggiornamento 15 luglio 2019
Vaccinazione antinfluenzale in Italia: coperture vaccinali nella popolazione generale (per 100 abitanti) Stagioni 1990-2000 /2018-2019
Obiettivi di copertura per tutti i gruppi target
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Vaccinazione antinfluenzale: obiettivi di copertura previsti dal Piano Nazionale Prevenzione Vaccinale
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Vaccinazione antinfluenzale - Coperture vaccinali in Italia over 65 - stagioni 1990-2000/2018-2019
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Vaccinazione antinfluenzale in Italia: coperture vaccinali negli anziani (età ≥65 anni) (per 100 abitanti) Stagioni 1990-2000/2018-2019
Vaccinazione antinfluenzale  Coperture nella fascia di età ≥65 anni - per 100 abitanti Stagioni 1999-00/2018-19
http://www.salute.gov.it/imgs/C_17_opuscoliPoster_356_allegato.pdf
Dati sulle vaccinazioni antinfluenzali negli anziani Nella prima metà degli anni 2000, l’andamento dei dati di copertura del vaccino antinfluenzale, negli over65, mostra un trend positivo. A partire dalla stagione 2009/10 si osserva un drastico calo, passando da una copertura del 65,6% al 48,6%, registrato nella stagione 2014/2015. Dalla stagione 2015/16 l’andamento mostra un costante aumento della copertura vaccinale arrivando al 53,1% dell’ultima stagione.
Vaccinazione antinfluenzale - Copertura vaccinali in Italia over 65 - stagioni 1999-2000/2018-2019
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Deaths after Fluad flu vaccine and the epidemic of panic in Italy Carlo Signorelli president, Anna Odone member, Michele Conversando member, Paolo Bonanni member Italian Society of Hygiene, Preventive Medecine and Public Health (SItI), 00144 Rome, Italy 27 novembre 2014: segnalate 3 morti entro 48 ore da vaccino      AIFA sospende Fluad 1 dicembre 2014: controlli di qualità delle autorità: OK 4 dicembre 2014: EMA: nessuna correlazione con vaccino 23 dicembre 2014: conclusi controlli di sterilità ISS-Ministero: OK      Fluad rientra in commercio
Le crisi comunicative: il CASO FLUAD (1/2)
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Le crisi comunicative: il CASO FLUAD (2/2)
Deaths after Fluad flu vaccine and the epidemic of panic in Italy Carlo Signorelli president, Anna Odone member, Michele Conversando member, Paolo Bonanni member Italian Society of Hygiene, Preventive Medecine and Public Health (SItI), 00144 Rome, Italy Per pura statistica 15-20 persone potrebbero morire in Italia, nel periodo di campagna vaccinale, nei 2 giorni successivi alla vaccinazione i 3 casi di morte rientrano nell’atteso Nel frattempo però la copertura è calata al 48% dei soggetti >65 anni
20.2%
* ISTAT      ** Passi Surveillance System, 2015-2018
28.7%
23.7%
Vaccinazione antinfluenzale Coperture vaccinali soggetti a rischio 18-64 anni
Copertura vaccinale influenza nei soggetti 18-64 con condizioni di rischio**
23.3%
13.9%
20.0%
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16.9%
Governance della vaccinazione in Italia: Circolare Ministeriale Prevenzione e controllo dell’influenza
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Emessa ogni anno • Fissa i target di copertura      - 75% minimo      - 95% ottimale • Dà le tempistiche      - Da metà ottobre a dicembre • Specifica la tipologia di vaccini disponibili e utilizzabili per la campagna • Individua le categorie a rischio a cui la vaccinazione è offerta GRATUITAMENTE      - Tabella 1 elenco
Prevenzione e controllo dell’influenza: raccomandazioni per la stagione 2018 - 2019
Raccomandata per tutti a partire dai 6 mesi
3.3 Raccomandazioni sull’impiego dei vaccini antinfluenzali per la stagione 2018-19 Il vaccino antinfluenzale è raccomandato per tutti i soggetti a partire dai 6 mesi di età che non hanno controindicazioni al vaccino. Nei bambini di età inferiore ai 6 mesi, il vaccino antinfluenzale non è sufficientemente immunogenico e pertanto non conferisce una protezione sufficiente2. Pertanto, l’immunizzazione con i vaccini influenzali attualmente disponibili non è autorizzata per l’uso o raccomandata per i bambini di età inferiore a 6 mesi. Il periodo destinato alla conduzione delle campagne di vaccinazione antinfluenzale è normalmente a partire dalla metà di ottobre fino a fine dicembre, fatte salve situazioni anomale
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In accordo con gli obiettivi della pianificazione sanitaria nazionale e con il perseguimento degli obiettivi specifici del programma di immunizzazione contro l'influenza, la vaccinazione antinfluenzale viene offerta attivamente e gratuitamente ai soggetti che per le loro condizioni personali corrono un maggior rischio di complicanze nel caso contraggano l’influenza In Tabella 1 sono riportate tutte le categorie per le quali la vaccinazione è raccomandata ed offerta attivamente e gratuitamente Per tutti i soggetti della popolazione generale, non appartenenti alle categorie a rischio, che decidano di vaccinarsi contro l’influenza stagionale, per varie motivazioni (timore della malattia, viaggi, lavoro, etc.) il vaccino stagionale deve essere acquistato in farmacia con prescrizione medica  
Persone ad alto rischio di complicanze o ricoveri correlati all’influenza:  - Donne che all’inizio della stagione epidemica si trovano nel secondo e terzo trimestre di gravidanza  - Soggetti dai 6 mesi ai 65 anni di età affetti da patologie che aumentano il rischio di complicanze da
influenza:
Tabella 1 Elenco delle categorie per le quali la vaccinazione stagionale è raccomandata e offerta attivamente e gratuitamente - continua
g) malattie congenite o acquisite che comportino carente produzione di anticorpi, immunosoppressione indotta da farmaci o da HIV; h)  malattie infiammatorie croniche e sindromi da malassorbimento intestinali;  i)  patologie per le quali sono programmati importanti interventi chirurgici;
 j)  patologie associate a un aumentato rischio di aspirazione delle secrezioni respiratorie (ad es. malattie neuromuscolari);
 k)  epatopatie croniche
 a)  malattie croniche a carico dell'apparato respiratorio (inclusa l’asma grave, la displasia broncopolmonare, la fibrosi cistica e la broncopatia cronico ostruttiva-BPCO); b)  malattie dell’apparato cardio-circolatorio, comprese le cardiopatie congenite e acquisite; c)  diabete mellito e altre malattie metaboliche (inclusi gli obesi con BMI >30); d)  insufficienza renale/surrenale cronica; e)  malattie degli organi emopoietici ed emoglobinopatie; f)  tumori;

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- Soggetti di età pari o superiore a 65 anni - Bambini e adolescenti in trattamento a lungo termine con acido acetilsalicilico,    a rischio di Sindrome
di Reye in caso di infezione influenzale - Individui di qualunque età ricoverati presso strutture per lungodegenti
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Persone che possono trasmettere l’infezione a soggetti ad alto rischio:  - Medici e personale sanitario di assistenza in strutture che, attraverso le loro attività,    sono in grado di trasmettere l'influenza a chi è ad alto rischio di complicanze influenzali -  Familiari e contatti (adulti e bambini) di soggetti ad alto rischio di complicanze (indipendentemente dal fatto      che il soggetto a rischio sia stato o meno vaccinato)
Soggetti addetti a servizi pubblici di primario interesse collettivo e categorie di lavoratori: - Forze di polizia - Vigili del fuoco - Altre categorie socialmente utili potrebbero avvantaggiarsi della vaccinazione, per motivi vincolati    allo svolgimento della loro attività lavorativa; a tale riguardo, è facoltà delle Regioni/PP.AA. definire i principi    e le modalità dell’offerta a tali categorie - Infine, è pratica internazionalmente diffusa l’offerta attiva e gratuita della vaccinazione antinfluenzale    da parte dei datori di lavoro ai lavoratori particolarmente esposti per attività svolta e al fine di contenere      ricadute negative sulla produttività
Personale che, per motivi di lavoro, è a contatto con animali che potrebbero costituire fonte di infezione da virus influenzali non umani: - Allevatori - Addetti all’attività di allevamento - Addetti al trasporto di animali vivi - Macellatori e vaccinatori - Veterinari pubblici e libero-professionisti
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Tabella 1 Elenco delle categorie per le quali la vaccinazione stagionale è raccomandata e offerta attivamente e gratuitamente
Altre categorie - Donatori di sangue
3.4 Dosaggio, modalità di somministrazione e scelta (2/2) Ferme restando le indicazioni riportate su RCP di ciascun vaccino registrato, la Tabella 2 riporta le indicazioni su dosaggio, modalità di somministrazione e riassume le raccomandazioni attuali per età e gruppi di rischio specifici per la scelta (o le opzioni) di vaccino antinfluenzale attualmente disponibile per l'uso in Italia Il Piano Nazionale Prevenzione Vaccinale 2017-19 non fa riferimento a specifiche caratteristiche di ciascun vaccino, in considerazione dell’evoluzione scientifica e tecnologica del settore; viceversa raccomanda il raggiungimento della massima protezione possibile in relazione al profilo epidemiologico prevalente e alla diffusione dei ceppi
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3.4 Dosaggio, modalità di somministrazione e scelta (1/2) In considerazione del fatto che, per il quarto anno consecutivo, si è verificato il mis-match tra il ceppo circolante predominante dell'influenza B e il ceppo presente nel vaccino trivalente, il Centro Europeo per il controllo delle Malattie (ECDC) raccomanda ai Paesi Membri l’uso del vaccino quadrivalente. Pertanto, sarebbe preferibile, a partire dai 6 mesi d’età, l’utilizzo del QIV per l’immunizzazione dei bambini e degli adolescenti, degli operatori sanitari, degli addetti all’assistenza e degli adulti con condizioni di malattia cronica
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Tabella. 2 Vaccini antinfluenzali stagionali e scelta dei vaccini - continua
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Scelta preferenziale vaccino quadrivalente
Da tempo Il Board del Calendario per la vita ha sostenuto un allargamento delle indicazioni alla vaccinazione, che vada oltre le tradizionali categorie a rischio, abbassi progressivamente a 50 anni l’età di offerta attiva e gratuita della vaccinazione, promuova la cruciale importanza di diffondere la pratica vaccinale tra le donne in gravidanza, e consideri la fascia di età pediatrica come ulteriore target. Per quanto concerne la vaccinazione in gravidanza, le evidenze scientifiche dimostrano la grande pericolosità dell’influenza contratta durante la gravidanza per la madre, che può essere colpita da complicanze serie, in primis polmonite, ma anche per il feto quando l’infezione sia contratta nelle prime settimane di gravidanza. In effetti, una serie di malformazioni, tra cui quelle a carico di cuore, valvole cardiache, tubo neurale, tratto digestivo, palato, oltre a idrocefalo sono associate in modo statisticamente significativo con l’acquisizione dell’influenza nel primo trimestre di gravidanza. Pertanto, il Board del Calendario per la Vita raccomanda che la vaccinazione contro l’influenza sia sempre più proposta ed effettuata durante la gravidanza, non soltanto durante il secondo e terzo trimestre (come attualmente raccomandato nelle indicazioni ministeriali), ma anche nel primo trimestre, epoca particolarmente critica nel caso si verifichi un’infezione. Sebbene il carico di malattia nell’influenza per il SSN sia essenzialmente legato ai casi che si verificano in età avanzata, esistono tuttavia numerosi fattori per considerare il bambino, anche quello sano, come target di interesse per la vaccinazione contro l’influenza: - Il bambino da 0 a 4 anni si ammala d’influenza circa 10 volte più di frequente dell’anziano e circa 5 volte più dell'adulto - Il bambino da 5 a 14 anni si ammala d’influenza circa 8 volte più di frequente dell’anziano e circa 4 volte più dell'adulto - I bambini rappresentano i principali soggetti responsabili della trasmissione dell’influenza nella popolazione - L’ospedalizzazione per influenza del bambino sotto i 2 anni avviene con le stesse proporzioni del paziente anziano - La vaccinazione in età scolare in Giappone ha ridotto la extra-mortalità dell’anziano per cause respiratorie durante    la stagione influenzale - La vaccinazione in età scolare con vaccino LAIV nel Regno Unito ha determinato una riduzione significativa di visite mediche    e chiamate fuori orario di servizio per influenza/ILI in tutte le fasce d’età dall’avvio del programma.
Calendario per la vita: 4°edizione 2019
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Nelle Circolari Ministeriali annuali, i medici e gli operatori Sanitari sono presenti tra le categorie alle quali la vaccinazione è raccomandata. I dati di copertura in queste categorie sono assai deludenti e spesso non raggiungono il 15%. Sembra inutile sottolineare quanto sia importante, invece, che tale categoria si debba vaccinare: per evitare di contagiare i propri pazienti, per evitare di ammalarsi, e per dare il buon esempio. A tale riguardo, i tentativi (per ora non concretizzati) di alcune Regioni di rendere tale vaccinazione (e altre) obbligatorie per gli operatori sanitari, sottolinea l’importanza dell’argomento e la necessità di trovare in tutta la Nazione soluzioni idonee. Il Board del Calendario per la Vita, in conclusione propone come ideali le seguenti strategie di immunizzazione anti-influenzale: vaccinazione di tutte le categorie a rischio presenti in Circolare Ministeriale, con particolare sottolineatura dell’importanza di incrementare in modo determinante le coperture per soggetti con patologie croniche, donne in gravidanza ed operatori sanitari, oltre alla moltiplicazione degli sforzi per l’incremento nei soggetti coinvolti per fascia di età. A tale proposito, è fortemente sostenuto l’allargamento delle raccomandazioni per includere progressivamente prima i soggetti di età >60 anni, poi la popolazione >50 anni, ed i bambini di età 6 mesi-6 anni. In termini di appropriatezza d’uso, si raccomanda l’utilizzo del vaccino quadrivalente dai 6 mesi di età fino ai 70 anni, e il trivalente adiuvato al di sopra dei 70 anni. Per poter rendere operativo un progetto pilota di vaccinazione pediatrica sarà necessario poter proporre la vaccinazione in modo differenziato a seconda delle diverse realtà, attivando in primo luogo la Pediatria di famiglia come protagonista non solo della promozione, ma anche dell’atto vaccinale, ma considerando anche strategie complementari come l’offerta del vaccino nelle scuole e nei consultori pubblici.
Tabella. 2 Vaccini antinfluenzali stagionali e scelta dei vaccini
<75 anni vaccino quadrivalente o trivalente adiuvato >75 vaccino trivalente adiuvato
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VACCINAZIONE ANTINFLUENZALE COPERTURE NELLA POPOLAZIONE GENERALE PER 100 ABITANTI STAGIONI  1990-00/2018-19
Dati sulle vaccinazioni antinfluenzali nella popolazione generale Le coperture vaccinali della stagione 2018/2019, aggiornate al 15 luglio 2019,  sono sostanzialmente stabili (15,8%) rispetto alla stagione precedente (15,3%).
http://www.salute.gov.it/imgs/C_17_opuscoliPoster_356_allegato.pdf
Vaccinazione antinfluenzale Coperture vaccinali in Italia popolazione generale-stagioni 1999-2000/2018-2019
Categorie a rischio di complicanze influenza-correlate Donne in gravidanza (2/3)
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• Cambiamenti in direzione di una maggiore ‘tolleranza’ del sistema immunitario durante la   gravidanza aumentano la suscettibilità e la gravità delle infezioni • È la terza più importante causa di morte in gravidanza • L’influenza contratta nelle prime fasi della gravidanza comporta aumento significativo del   rischio di difetti del tubo neurale, idrocefalo, cardiopatie, valvulopatie cardiache e difetti del   setto interventricolare, palatoschisi, malformazioni del tratto digestivo e degli arti nel   nascituro • Può causare gravi forme di polmonite e distress respiratorio (elevata letalità) nel bambini   nei primi mesi di vita (necessità di trasferimento passivo di anticorpi da gravida   immunizzata)
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